giovedì 24 giugno 2010

Commenti in libertà (da Radio Padania)

Altro che Teste di Calcio!

Per Matteo Salvini, l'Italia del Mondiale 2010 "è stata la squadra più brutta della storia allenata nel modo più bislacco possibile. Non mi dispiace per l'antipatico Lippi e per quelli che sono scesi in campo. Se contro la Slovacchia avessero giocato il Chievo o il Novara o la mitica nazionale padana avrebbero certamente vinto e fatto una figura migliore".

E da Radio Padania arrivano anche gli sfottò degli ascoltatori. "Sono un fervente leghista, sono convinto che Bossi abbia sempre ragione anche quando dice che la partita è stata comprata. Ma stavolta la colpa è di Tremonti che non ha dato soldi a Lippi", hanno detto da casa a microfoni aperti.

"Oltre ad attaccare l'italia attaccherei tutte le squadre che continuano a portare extracomunitari: anche questo è all'origine della disfatta. L'unica squadra è la Padania, che investe su giocatori locali", ha sentenziato un altro ascoltatore.

Calderoli ha preso di mira i giocatori, definendoli "semplicemente ridicoli, pagati milioni ma con gambe di gelatina e fiato corto". Secondo il ministro, "con questa sconfitta si conclude indecorosamente la via crucis della nazionale, il cui epilogo era comunque scontato".

Calderoli concorda con Radio Padania: "Mi spiace per i tifosi - ha detto - ma mi spiace decisamente meno quando penso all'arroganza di Lippi e ai capricci di alcuni bambini viziati della nazionale, che non volevano neppure rinunciare a dei premi che tanto tutti sapevano che mai avrebbero preso. Questa prematura eliminazione non è altro che il risultato di una demenziale politica sportiva, che ha portato alla cancellazione dei nostri vivai e che ha fatto sì che a vincere il campionato e la Coppa Italia, oltre che la Champions League, sia una squadra che di nostrano non ha neppure l'allenatore. Purtroppo per Lippi, però, in nazionale non possono giocare gli immigrati di lusso dello sport, e questi risultati ne sono la logica conseguenza".

Vista la clamorosa debacle azzurra, Calderoli è poi passato al contrattacco. "Ora, pensiamo a far giocare nelle nostre squadre di club i giocatori nostrani, i prodotti dei nostri vivai", ha concluso il ministro.

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