Altro che Teste di Calcio!
Per Matteo Salvini, l'Italia del Mondiale 2010 "è stata la squadra più brutta della storia allenata nel modo più bislacco possibile. Non mi dispiace per l'antipatico Lippi e per quelli che sono scesi in campo. Se contro la Slovacchia avessero giocato il Chievo o il Novara o la mitica nazionale padana avrebbero certamente vinto e fatto una figura migliore".
E da Radio Padania arrivano anche gli sfottò degli ascoltatori. "Sono un fervente leghista, sono convinto che Bossi abbia sempre ragione anche quando dice che la partita è stata comprata. Ma stavolta la colpa è di Tremonti che non ha dato soldi a Lippi", hanno detto da casa a microfoni aperti.
"Oltre ad attaccare l'italia attaccherei tutte le squadre che continuano a portare extracomunitari: anche questo è all'origine della disfatta. L'unica squadra è la Padania, che investe su giocatori locali", ha sentenziato un altro ascoltatore.
Calderoli ha preso di mira i giocatori, definendoli "semplicemente ridicoli, pagati milioni ma con gambe di gelatina e fiato corto". Secondo il ministro, "con questa sconfitta si conclude indecorosamente la via crucis della nazionale, il cui epilogo era comunque scontato".
Calderoli concorda con Radio Padania: "Mi spiace per i tifosi - ha detto - ma mi spiace decisamente meno quando penso all'arroganza di Lippi e ai capricci di alcuni bambini viziati della nazionale, che non volevano neppure rinunciare a dei premi che tanto tutti sapevano che mai avrebbero preso. Questa prematura eliminazione non è altro che il risultato di una demenziale politica sportiva, che ha portato alla cancellazione dei nostri vivai e che ha fatto sì che a vincere il campionato e la Coppa Italia, oltre che la Champions League, sia una squadra che di nostrano non ha neppure l'allenatore. Purtroppo per Lippi, però, in nazionale non possono giocare gli immigrati di lusso dello sport, e questi risultati ne sono la logica conseguenza".
Vista la clamorosa debacle azzurra, Calderoli è poi passato al contrattacco. "Ora, pensiamo a far giocare nelle nostre squadre di club i giocatori nostrani, i prodotti dei nostri vivai", ha concluso il ministro.
giovedì 24 giugno 2010
mercoledì 16 giugno 2010
martedì 15 giugno 2010
Addio a "bocca di rosa"?

Secondo molti la sua vita di strada ispirò De Andrè, in particolare "Bocca di rosa", il pezzo in cui più si riconosceva il cantautore genovese.
Dori Ghezzi e Paolo Villaggio, però, smentiscono.
Il pezzo del Secolo XIX.
Radio Padania, festa al gol del Paraguay
domenica 13 giugno 2010
Da Eneas a Van de Korput 30 anni di stranieri in Italia
martedì 8 giugno 2010
domenica 6 giugno 2010
Adrianone

mercoledì 2 giugno 2010
martedì 1 giugno 2010
Meravigliato di un simile buco (giornalistico) del Direttorissimo Steminzolini, mi accingo ad inserire il mio primo post in questo blog. Vorrei solo farvi notare che il protagonista dell'articolo in questione è l'anello di congiunzione tra il Bibo e Roberto Formigoni...
VOGLIONO AMPUTARGLI PENE: UOMO SCAPPA DA OSPEDALE
I medici avrebbero dovuto amputargli il pene a causa di un priapismo, una rara condizione che porta ad una erezione persistente (e dolorosa) non causata né associata a desiderio sessuale. Luis Rodriguez Taveras, 45 anni, però, non voleva perdere la sua virilità per una patologia così crudele, ed è scappato dall'ospedale in cui era ricoverato, a Santo Domingo. L'uomo, che aveva il pene in erezione da 27 giorni, era stato ricoverato in seguito ad una massiccia assunzione di cocaina: fuggito dai medici che volevano evirarlo, è stato ritrovato a Santiago, 160 km da Santo Domingo. "Il chirurgo mi ha detto che avevo bisogno dell'amputazione perché non ero più in grado di urinare - ha detto Luis al quotidiano El Nacional - la notizia mi ha terrorizzato. Come si fa a vivere senza un pene?". Dopo essere stato ritrovato, comunque, Luis si è sottoposto alle cure di un urologo, che lo ha guarito senza bisogno di alcuna amputazione.
VOGLIONO AMPUTARGLI PENE: UOMO SCAPPA DA OSPEDALE
I medici avrebbero dovuto amputargli il pene a causa di un priapismo, una rara condizione che porta ad una erezione persistente (e dolorosa) non causata né associata a desiderio sessuale. Luis Rodriguez Taveras, 45 anni, però, non voleva perdere la sua virilità per una patologia così crudele, ed è scappato dall'ospedale in cui era ricoverato, a Santo Domingo. L'uomo, che aveva il pene in erezione da 27 giorni, era stato ricoverato in seguito ad una massiccia assunzione di cocaina: fuggito dai medici che volevano evirarlo, è stato ritrovato a Santiago, 160 km da Santo Domingo. "Il chirurgo mi ha detto che avevo bisogno dell'amputazione perché non ero più in grado di urinare - ha detto Luis al quotidiano El Nacional - la notizia mi ha terrorizzato. Come si fa a vivere senza un pene?". Dopo essere stato ritrovato, comunque, Luis si è sottoposto alle cure di un urologo, che lo ha guarito senza bisogno di alcuna amputazione.

Agente Poccia
Un giocattolo

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