Proprio sull'Unità, nell'estate del 2004, questi due articoli (pezzo di apertura e intervista di spalla) segnarono il culmine della mia fulgida carriera da "stagista d'agosto": pubblicazione a pagina 2 (ok, a Ferragosto le notizie latitano...) e telefonata di complimenti del direttore di allora, Furio Colombo.
Per festeggiare, la sera stessa raggiunsi alcuni di voi in quella specie di "night-hotel" di Terracina dove condivisi un tragico matrimoniale accanto alla vaporiera Vivenzeman... e ricordo ancora con un certo gusto la linguina al cartoccio, ben consigliato dall'ex-Pres.
Per me l'Unità non ha mai rappresentato un mito giovanile o un mostro sacro del giornalismo, ma semplicemente il primo quotidiano italiano ad aver ospitato una pagina fissa di "scienza & salute". E una delle rare testate che dava la possibilità di iniziare a scrivere (e firmare) anche a illustri sconosciuti. Non era poco, soprattutto in tempi in cui social media e blog non erano ancora così diffusi.
Quasi dieci anni dopo, oggi l'Unità ha chiuso i battenti.
Il Direttore
5 commenti:
Chapeau! Non sono sicuro che si scriva così, ma insomma ci siamo capiti.
Ma non doveva comprarlo Danielona Santanchè altrimenti intesa "La Pitonessa"??
Quanto agli amarcord, mi pare che venni a prelevarti alla stazione di Priverno, se non erro.... ed effettivamente le magnate da tal Patrizio erano rimarchevoli.
una linguina da Patrizio si potrebbe anche organizzare in scioltezza...se non siamo ancora dei vecchi (ma qualcuno, ahimè, già lo è), dovremmo fa' 'na machinata, e tornare con un bel sacco di mozzarelle di bufala nel bagagliaio. Tutto in nottata (magari facendo sosta all'Enea)
Approvo la mozione Damazenga, con il cuore e tutte le frattaglie.
Nel fine settimana magari, chi ci sta??
Io vado in ferie tomorrow...e torno sabato prossimo.
Saluti
Dopo avergli rubato pure il cognome, coi soldi del primo marito la Pitonessa continua a divertirsi parecchio evidentemente!
Stazione di Priverno-Fossanova, per la precisione: la "El Paso" del basso Lazio.
Per la magnata da Patrizio, io aspetterei la prossima discesa dello yeti dalle montagne...
Posta un commento